Riflessioni...
giovedì 22 aprile 2010
sabato 17 aprile 2010
Lacrime di fango
La pioggia cade a terra
non per volontà sua
ma per una forza superiore che non le appartiene...
Che io sia pioggia e tu terra?
Ma poichè di acqua e di terra sono fatta
lacrime di fango
simbolo del tormento di entrambi.
di Silvia Miccoli
giovedì 8 aprile 2010
Tra ragione e intelletto.
("Il sonno della ragione genera mostri". F. Goya)
Inizierei con il dare la definizione di ragione :
" La ragione è la capacità di porre ordine, capacità di ordinare le conoscenze sulla base di domande che riguardano il senso".
La ragione è collegata al senso dell' umano, è quella caratteristica umana capace (potremmo dire filosofica o religiosa), di rispondere a una domanda di senso dell' azione, non di quantità dell' azione.
Quindi la ragione è la capacità umana di rispondere a domande di senso.
(Se io dico "quanto costa?" o "me lo posso permettere?"... non è una domanda di senso, il che non significa che sia un domanda sbagliata, ma è un' altra domanda.)
Chi sono?, qual' è il destino della mia vita? faccio bene o faccio male? è giusto o è sbagliato?... queste sono domande di senso, queste sono domande alle quali risponde la ragione umana.
Non è la logica che risponde, non è la matematica che risponde, ma è quella facoltà della ragione di interrogarsi sul senso dell' umano.
L' intelletto è invece una capacità logico-matematica tesa a cogliere la quantificazione della cose.
La matematica la chimica, in parte anche la biologia, la logica, la geometria.. sono nostre produzioni, ma sono discipline che rispondono all' intelletto, quindi la differenza tra ragione e intelletto è proprio questa.
Nella società contemporanea si sviluppa l' intelletto a danno della ragione.
Vi è uno sviluppo della capacità logica a danno degli interrogativi sull' umano, cioè sul senso delle cose.
di Silvia Miccoli
mercoledì 7 aprile 2010
Chi spiega il senso della vita?
(Questo sta accadendo.)
Chi spiega il senso della vita?... La biologia? ... no.
La biologia spiega i meccanismi; io sò per esempio che i bambini non nascono sotto ai cavoli... e non è la cicogna che li porta... la biologia ci dice questo.
Ma il Senso della vita umana... o è la filosofia a dare qualcosa a dirci qualcosa o è la religione, mi viene in mente una famosa frase di Toqueville (osservando l' America) che diceva "La fede cambia oggetto ma non muore.."
le domande di senso non sono domande tecniche, la differenza è questa. La domanda sulla tecnica, sul meccanismo rispetto alla domanda sul senso e vale per qualsiasi cosa.
Rispetto a qualsiasi oggetto umano io posso avere una domanda sul senso di quest' oggetto umano, (certo rispetto ad una bottiglia di acqua minerale io non ho una domanda sul senso),
è qualcosa di umano che solleva il senso ed è o la filosofia o la religione che risponde, non è la tecnica, via via che si sviluppa la tecnica io riduco il campo del senso, come se non ne avessi più bisogno, come se sviluppando la tecnica tutto il resto è risolto di per sè.
Silvia Miccoli
Mi interroga il fatto che...
Per tutto quello che sta dietro invece alle manipolazioni genetiche e via dicendo.. c'è sempre un pubblico che è disposto a pagare qualsiasi cifra pur di arrivare a quello scopo...
Quindi anche per noi come per il capitalismo il denaro è diventato il fine. (Mi torna in mente la relazione: D-D di Marx, denaro per denaro) , impiego denaro per queste ricerche, (mi metto dalla parte di chi fà ricerca scientifica in questo momento) impiegando denaro per un prodotto alla fine questo mi permetterà comunque ancora un introito economico.
Silvia Miccoli
martedì 6 aprile 2010
Qualità o quantità? ... forma o contenuto?
I rischi della Modernità.
Si era visto che la società moderna cioè la modernità tende all’ omologazione, all’ egualitarismo, alla massificazione. Questi sono tutti rischi. Sono rischi di una società che sostituisce la quantità alla qualità. Se pensiamo anche alla democrazia essa ha sostituito il governo dei saggi e adesso chi governa? Chi ha più voti... quindi ci troviamo di fronte ad un principio quantitativo.
Non governa il più saggio o il più erudito e nemmeno il più ricco necessariamente… (anche se.. in Italia un po’ incide…)
Ma di per sè chi ottiene più voti è il migliore.
Questo è il principio della democrazia e naturalmente è uno spostamento della qualità alla quantità.
In Grecia la prima democrazia era la democrazia dei saggi, a Roma c’ erano i senatori nel senato…
Questo spostamento nella democrazia verso appunto un sistema dove l’ eguaglianza è necessariamente un' eguaglianza formale, non è un' uguaglianza sostanziale, più di questo non possiamo fare...
La democrazia ci rende tutti uguali... anche se oggettivamente diversi.
(Passaggio dalla qualità alla quantità o dal contenuto alla forma.)