Perchè essere crudisti?
L’uomo ha cotto il suo cibo per
migliaia di anni. Tuttavia, l’uomo è sulla Terra da molto più tempo, ed è
biologicamente e fisiologicamente “programmato” per mangiare senza
l’uso del fuoco, come tutti gli altri animali. Contravvenire alle regole
comporta delle conseguenze facilmente osservabili: nessun altro animale
sul pianeta cuoce il proprio cibo, e nessun altro animale eccetto gli
esseri umani (e gli animali che abbiamo addomesticato) soffre di tanti
problemi e malattie come noi.
Il calore modifica la struttura
molecolare del cibo, rendendo i nutrienti meno utilizzabili. Gli
alimenti cotti e denaturati, specialmente quelli industriali, sono meno
digeribili del cibo crudo. Tutto quello che consumiamo e che non può
essere digerito o immagazzinato, deve essere eliminato come materiale di
rifiuto.
Assumere costantemente alimenti denaturati produce talmente
tante scorie che gli organi di eliminazione non riescono a compiere il
loro lavoro adeguatamente, col risultato che questi prodotti di rifiuto
devono essere immagazzinati da qualche parte.
Questo processo di
accumulazione provoca un generale stato di intossicazione
dell’organismo, e conseguentemente genera la malattia.
Il giusto cibo non denaturato ci fornisce tutti i nutrienti necessari, come accade per tutte le altre specie viventi.
Cosa mangia un crudista?
Un
crudista mangia prevalentemente frutta, verdura, noci e semi. Una dieta
bilanciata potrebbe essere costituita dal 75-80% di frutta, 10-20% di
verdure (molto importanti sono quelle a foglia verde), ed un 5% di noci e
semi.
Molte persone che passano da una dieta standard ad una
crudista, inizialmente attraversano un periodo di transizione, mangiando
molta frutta secca o esagerando con i condimenti nelle loro insalate,
per sentire un pò meno la mancanza di ciò che mangiavano in precedenza.
Si tratta di un buon modo di cambiare gradualmente la propria
alimentazione, sperimentando numerose ricette con alimenti più sani, ed
evitando il rischio di ricadute.
Inizialmente è normale mangiare
molto, perchè si sente la mancanza di quel senso di “pienezza” e
“soddisfazione” che il cibo cotto ci dava. Col tempo anche questo
bisogno tenderà a scomparire.
Spesso tendiamo a mangiare troppo
perchè il nostro corpo non assimila le sostanze nutritive
nell’intestino. Se i villi intestinali, attraverso i quali riusciamo ad
assorbire le sostanze, sono occlusi dai prodotti di scarto degli
alimenti che non siamo in grado di utilizzare, il nostro organismo non
verrà adeguatamente nutrito, e ci manderà continuamente dei segnali per
avvertirci di mangiare ancora, nel disperato tentativo di ricevere i
nutrienti di cui necessita. Quindi, in definitiva, saremo malnutriti
anche se mangiamo troppo. Una dieta basata sugli alimenti che siamo
geneticamente programmati per mangiare permetterà di nutrirci
adeguatamente, gradualmente ripulirà e “sturerà” i villi intestinali,
così che il corpo inizierà ad assorbire le sostanze nutritive.
Automaticamente, l’organismo richiederà meno cibo. Molte volte non si
mangia per fame, si mangia per noia, o perchè si è dipendenti da certi
alimenti che rappresentano la nostra “droga”. La vera fame rappresenta
una richiesta di nutrienti da parte dell’organismo, e ci dovrebbe
spingere a mangiare cibo ricco di sostanze nutritive, biologicamente
appropriato, e preferibilmente di un solo tipo alla volta, poichè
ciascun alimento richiede un ambiente chimico differente per la propria
digestione.
Perchè cereali, carne o latticini non sono cibi ideali?
“Biologicamente appropriato” è il cibo per il quale siamo
fisiologicamente adatti. Gli esseri umani sono frugivori, ovvero una
specie “mangiatrice di frutta”. I granivori mangiano principarmente semi
e cereali, gli insettivori si nutrono di insetti, e così via. Se
paragoniamo l’anatomia umana a quella delle altre specie, possiamo
rilevare che siamo differenti dai granivori, carnivori, insettivori,
erbivori ed anche dagli onnivori (come i maiali e gli orsi). Tuttavia,
possiamo notare la nostra notevole somiglianza con i nostri cugini
primati, che sono classificati come frugivori.
Nonostante molti
“esperti” di nutrizione ancora ci classifichino comunemente come
onnivori, la grande differenza tra gli esseri umani ed i veri onnivori, e
la nostra preponderante similarità con i frugivori, non lascia alcun
dubbio sul fatto che gli umani siano una specie frugivora. Da queste
osservazioni si possono trarre conclusioni logiche che ci permettono di
determinare quale sia il nostro cibo naturale.
Da dove i crudisti assumono le proteine, il calcio, ecc.?
La
prima domanda che viene generalmente posta a chi non assume cibi di
provenienza animale riguarda l’approvvigionamento delle proteine. Molti
studi scientifici, tuttavia, dimostrano che il nostro fabbisogno di
proteine non è poi molto elevato. Generalmente tendiamo ad avere il
problema opposto, ovvero a consumare molte più proteine del necessario.
A
questo proposito, è interessante osservare il contenuto di proteine
presenti nel latte materno. E’ ovvio pensare che un bambino durante i
primi anni di vita, ovvero durante un periodo di intensa crescita e
sviluppo, abbia un fabbisogno elevato di proteine, più di qualunque
altro periodo della sua vita. Di conseguenza la richiesta di proteine
dovrebbe essere la più elevata durante il periodo della crescita. Il
latte materno contiene tuttavia un quantitativo molto piccolo di
proteine (1-4% a seconda dell’età del bambino) approssimativamente la
stessa percentuale contenuta nella frutta (1-6%)
Ci preoccupiamo
continuamente di assumere abbastanza proteine, calcio, omega 3, vitamine
etc., ma ciò che dovremmo semplicemente fare è scoprire qual è il cibo
naturalmente più adatto a noi e nutrirci di quello. Nessun altro animale
del pianeta si affligge per sapere se ha assunto abbastanza nutrienti
con la sua dieta, semplicemente mangia ciò che è naturalmente
predisposto a mangiare, e noi dovremmo semplicemente fare la stessa
cosa. La natura ci dona il cibo per cui siamo fatti senza bisogno di
modifiche, così come siamo fatti per bere acqua invece di coca-cola, e
respirare ossigeno anzichè monossido di carbonio.
Il timore di
avere carenze nutrizionali molto spesso deriva dal bombardamento
pubblicitario indotto dalle industrie alimentare e farmaceutica, che
reclamizzano la fondamentale importanza della carne, del latte, della
pasta, degli integratori etc, rendendoci insicuri e confusi riguardo la
nostra alimentazione. Possiamo difenderci da questo condizionamento
psicologico attraverso un pensiero razionale e sensibile, basato sulla
logica e la realtà dei fatti.
Perchè la cottura dei cibi è dannosa?
La
cottura altera radicalmente la struttura chimica del cibo. Le proteine
vengono denaturate, i grassi subiscono ossidazione, e si sviluppano
composti chimici potenzialmente dannosi, come radicali liberi ed
idrocarburi tossici. Gli enzimi presenti vengono distrutti, costringendo
l’organismo ad utilizzare la propria riserva di enzimi per la
digestione del cibo e per far fronte ad un elevato quantitativo di
sostanze dannose da eliminare. Le vitamine vengono in gran parte
disattivate, trasformandosi in sostanze chimiche non più utilizzabili, e
non più benefiche. Radicali liberi, altamente reattivi, vengono invece
prodotti, andando ad impoverire ulteriormente l’organismo. Questi sono
solo alcuni dei problemi correlati alla cottura dei cibi.
Quando
mangiamo cibo sottoposto a cottura, il nostro contingente di globuli
bianchi aumenta considerevolmente, nel tentativo di contrattaccare le
sostanze estranee che abbiamo introdotto. Se assumiamo un veleno od una
droga, osserviamo lo stesso tipo di reazione difensiva. Tutto ciò non
accade quando ci nutriamo con del cibo crudo e biologicamente
appropriato.
Un pasto cotto non rappresenta ovviamente un
avvelenamento mortale. Piuttosto, rappresenta un lento e graduale
accumulo di tossine nel nostro organismo. E’ come se stessimo riempiendo
un sacco di rifiuti: ad un certo punto, per quanto cerchiamo di
comprimere la spazzatura nel sacchetto, avremo riempito ogni piccolo
spazio disponibile, e cominceremo ad avere qualche problema. Allo stesso
modo, i nostri problemi inizieranno quando il nostro corpo sarà saturo
di tossine. I tessuti che sono costantemente a contatto con le sostanze
tossiche si irritano, si infiammano, si ulcerano e infine induriscono.
Le cellule muoiono più rapidamente, i tessuti degenerano e gli organi
perdono la loro funzionalità.
Tutto ciò si traduce nelle tipiche malattie croniche che affliggono molte persone.
Il
fatto che gli esseri umani siano vissuti per millenni cuocendo i propri
alimenti non significa che questa pratica non sia dannosa, piuttosto
attesta la grande capacità del corpo umano di sopportare gli abusi, ci
fa capire anche che ci sono diversi livelli di abuso del nostro
organismo (nutrendoci al fast food riempiremo molto più velocemente il
nostro sacco dei rifiuti di sostanze decisamente pericolose), e dimostra
che probabilmente la nostra aspettativa di vita potrebbe essere molto
più lunga se decidessimo di vivere in accordo con il nostro mandato
biologico.
Quali sono le altre abitudini salutari che ci permettono di ottenere una buona salute?
Anche
se la cattiva alimentazione può nuocere maggiormente alla nostra
salute, ci sono altre abitudini dannose che ci allontanano dal
benessere. L’attività fisica, ad esempio, aiuta e migliora molti
processi vitali, come la circolazione linfatica, che elimina le sostanze
di rifiuto. Il sonno è altrettanto importante, perchè mentre dormiamo
l’organismo recupera le proprie energie, rigenera le cellule e gli
organi con le sostanze nutritive, rimpiazza le cellule vecchie e si
libera dei materiali di scarto.
Respirare aria pulita fa si che il
nostro sistema respiratorio e circolatorio non debbano lavorare troppo
duramente per rimuovere le impurità. La luce del sole accresce e
facilita l’assorbimento di nutrienti. Essere coinvolti in attività
creative e soddisfacenti ci da un senso di appagamento ed accresce l’
autostima, il che migliora il nostro livello di energia. Tutti questi
fattori, e molti altri, sono importanti nel determinare il nostro stato
di salute.
Oltre a mangiare cibo alterato o industriale, fumare,
bere bevande più o meno tossiche, dormire poco e non fare attività
fisica, ci sono altri modi di minare la nostra salute. Ad esempio,
sopprimere ogni sintomo con medicine, integratori ed anche prodotti
erboristici. Un raffreddore, ad esempio, rappresenta una valvola di
sfogo per l’organismo per poter eliminare le tossine accumulate ad un
livello eccessivo. Imbottirsi di medicinali per sconfiggere il
raffreddore fa si che le tossine non vengano eliminate, bensì trattenute
all’interno in aggiunta alla tossicità del farmaco assunto. Soffocare
costantemente gli sforzi eliminativi del corpo significa sovvertire la
sua capacità di rimanere equilibrato ed in salute.
La saggezza del nostro organismo è molto più grande della nostra capacità di comprenderlo.
Tra
le abitudini salutari dovremmo includere pertanto l’attitudine
all’ascolto, alla fiducia ed al rispetto nei confronti dell’innata
intelligenza del nostro corpo.
Perchè si diventa crudisti?
Le
ragioni possono essere molte, ma in genere tutte hanno a che fare col
desiderio di essere in salute. E’ facile incontrare crudisti che hanno
cambiato la loro dieta dopo essere stati seriamente malati.
In genere
si cerca un rimedio visitando dottori, naturopati, agopuntori e via
dicendo, ma quando il problema ritorna, o quando ci si rende conto che
la soppressione del sintomo non è la cura giusta, si comincia a dare uno
sguardo alla dieta, per rimuovere la causa del problema piuttosto che
la sua manifestazione.
I sintomi rappresentano la nostra opportunità
di sapere che qualcosa non va in noi, per poter agire al meglio prima di
danneggiarci seriamente.
La consapevolezza che siamo dotati di
un così grande potere nel determinare la qualità della nostra vita,
semplicemente vivendo secondo la nostra vera natura, rappresenta una
profonda motivazione nel divenire crudisti. Possiamo renderci
direttamente responsabili della nostra salute, senza metterla nelle mani
di terzi, medici o nutrizionisti.
Nessuno può mangiare, dormire o
fare ginnastica per noi, e queste sono le abitudini che determinano se
saremo o non saremo malati. Migliorando il nostro stile di vita,
possiamo scoprire la gioia ed il benessere che solamente un corpo
internamente pulito ed in salute ci può dare.
Qual è l’aspetto più difficile da affrontare nel cambiare il proprio stile di vita?
Molte
persone, attratte dai benefici che il crudismo regala, sono tentate di
cambiare le proprie abitudini dall’oggi al domani, senza rendersi
pienamente conto dei cambiamenti mentali, emotivi e di stile di vita che
è necessario affrontare in una dieta cruda. Le vecchie abitudini
sbagliate devono essere rimpiazzate con le nuove. Si tratta di un
processo lento e che richiede molto impegno. Inoltre, ci sono molte
informazioni nuove da imparare e altre vecchie da DIS-imparare. Gli
amici ed i familiari inizieranno a preoccuparsi e a temere per la vostra
salute, ed in generale è necessario avere una buona forza di volontà
per seguire la propria natura in una cultura che incoraggia e supporta
stili di vita distruttivi.
A volte vi sembrerà di essere gli unici al
mondo ad avere cura della vostra salute. Inizialmente, avrete
probabilmente a che fare con un processo di depurazione e di
disintossicazione che potrebbe non essere piacevole: potreste accusare
mal di testa, diarrea, nausea, debolezza, raffreddore, etc. E’ una fase
necessaria per il benessere che arriverà in seguito, un piccolo conto da
pagare, in un certo senso, per gli abusi commessi al nostro corpo, e
per evitare di pagarne uno più salato in seguito.
Sono necessarie pazienza, fiducia e cooperazione in questo processo di rigenerazione e rivitalizzazione.
Tuttavia,
la ricompensa vi ripagherà dello sforzo compiuto. I benefici che ne
otterrete vanno al di là della vostra immaginazione. Nessuna malattia,
vitalità, lucidità di pensiero, pelle luminosa, ringiovanimento, un
fisico in ottima forma, niente cellulite, e molto altro!
Qual è il modo migliore di passare ad una dieta crudista?
Non
c’è una formula valida per tutti per modificare il nostro stile di
vita. C’è chi ha bisogno di tempo e di informarsi a lungo prima di fare
il primo passo, e c’è chi decide di rivoluzionare la propria vita da un
giorno all’altro.
Anche semplicemente mangiare frutta a colazione
anzichè latte e biscotti rappresenta un enorme miglioramento per coloro
che partono da abitudini particolarmente malsane. D’altro canto, coloro
che già seguono una dieta complessivamente sana, sentiranno di voler
fare cambiamenti più radicali.
Tuttavia un cambiamento troppo
improvviso può portare a ricadere nel vecchio stile di vita, ed avere
conseguenze psicologiche troppo stressanti. Piccoli cambiamenti graduali
tendono ad essere più permanenti di radicali cambiamenti fatti
all’improvviso.
Condividere l’esperienza con altre persone che stanno vivendo lo stesso cambiamento può essere molto utile!